Memorie di una beatnik

Appartenuta alla Beat generation, dei beatnik Diane di Prima era la più erotica.

Nata a Brooklyn nel 1934, cresce in un ambiente familiare italoamericano tradizionale, ma già da ragazza sfida le convenzioni culturali e sociali dell’epoca, abbandonando gli studi per dedicarsi a tempo pieno alla poesia. Negli anni Cinquanta, la sua immersione nella controcultura beat la porta ad avere rapporti creativi e spesso complicati con artisti come Jack Kerouac, Allen Ginsberg e William S. Burroughs. Uno degli episodi della sua vita da beatnik riguarda proprio Kerouac e una festa nell’appartamento di un amico comune. Jack, con il suo solito indiscusso magnetismo, dominava la scena, mentre Diane si era ritagliata il suo spazio leggendo ad alta voce una poesia. La sua voce si era alzata sopra il chiacchiericcio, ma sembrava venisse comunque ignorata, specialmente da Kerouac, intento a portare avanti i suoi monologhi. Di Prima, senza perdere la calma, lo interrompe dicendo:

«Jack, forse non hai ascoltato, ma la mia poesia ha lo stesso peso delle tue parole. Le donne nella beat generation hanno tanto da dire quantovoi uomini».

La stanza si ferma, e tutti i presenti si girano verso la scrittrice. Kerouac la fissa, colpito da quella audacia, e finalmente si accorge di lei. Con Ginsberg e Burroughs l’amicizia era diversa, basata sulla collaborazione e sul rispetto reciproco, più orizzontale che verticale. Ginsberg, pur essendo uno degli artisti più ribelli del movimento, mostrava nei suoi confronti un lato generoso e premuroso. Di Prima raccontava spesso di come l’avesse aiutata in momenti difficili. In un’occasione, sapendo che l’amica era in difficoltà economiche, Ginsberg le regalò una fornitura di carta per scrivere poesie. Un piccolo gesto significativo per il loro legame.

 

 

 

Lascia un commento