L’8 maggio del 1948 segna una data fondamentale per la nostra democrazia: quel giorno si insediava ufficialmente il primo Parlamento della Repubblica Italiana, nato dalle elezioni politiche del 18 aprile dello stesso anno. Era la conclusione di un percorso iniziato con la fine della guerra e la caduta del fascismo, proseguito con la scelta repubblicana nel referendum del 2 giugno 1946 e la redazione della nuova Costituzione da parte dell’Assemblea Costituente.
A succedere all’Assemblea Costituente fu l’Assemblea legislativa, organo chiamato a trasformare i principi e le promesse della Carta in atti concreti. Come ricordato dalla Camera dei deputati, “alla dichiarazione di solennità, di vita alta e nuova, succede lo sviluppo consenteaneo di tale vita“.
Il primo discorso nell’aula della nuova Camera repubblicana fu pronunciato da Mario Longhena, presidente provvisorio. Longhena, socialista, intellettuale e figlio di un reduce garibaldino, fu attivo nella Resistenza e divenne padre costituente per il Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (Psli). Quel giorno stesso fu eletto presidente della Camera Giovanni Gronchi, figura di spicco del cattolicesimo democratico e futuro Presidente della Repubblica.
Questo passaggio istituzionale rappresentò molto più che un cambio di organi legislativi: fu il compimento di una stagione di rinnovamento civile, politico e morale, in cui la classe dirigente seppe affrontare il peso della ricostruzione e della rinascita democratica con spirito di servizio e visione.
Polis Futura vuole ricordare oggi quell’8 maggio 1948 non solo come una data storica, ma come una fonte di ispirazione per il presente: in un’epoca di sfide complesse e spesso divisive, servono istituzioni credibili, partecipazione consapevole e una cultura politica alta, capace di unire valori, competenze e coraggio.